Il 20 febbraio la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il documento “Telemedicina – Linee di indirizzo nazionali” che per la prima volta indirizza l’operato nel campo delle iniziative di telemedicina. Un plauso è arrivato anche dal Ministero della Salute che ha riconosciuto l’importanza delle indicazioni contenute nell’atto che finalmente pone dei paletti per quanto concerne i servizi erogati in modalità “telemedicina”.

Il documento propone un modello di governance condivisa nelle iniziative di telemedicina che ha l’obiettivo di armonizzare i modelli applicativi nell’erogazione e nella fruizione dei servizi a distanza in ambito sociosanitario. Le linee guida indicano gli elementi imprescindibili alla progettazione e all’impiego di dispositivi di telemedicina nell’ambito del Sistema Sociosanitario Nazionale. Viene delineato un quadro strategico nel quale si evidenziano gli ambiti prioritari di applicazione della telemedicina, vengono analizzati i modelli, i processi e le modalità di integrazione dei relativi servizi a distanza nella pratica clinica. Inoltre sono identificate le classificazioni e affrontati i relativi aspetti normativi e la sostenibilità economica dei servizi in ambito telemedicina.

Il documento, in base all’intesa stabilita dalla Conferenza Stato-Regioni, prevede che vi sia il recepimento delle linee di indirizzo da parte di tutte le Regioni e le Province autonome e che tale recepimento sia ogni anno concretamente verificato negli adempimenti dal Comitato permanente di verifica dei LEA.